[Elisabetta Bertolotti, Independently Pub, 2017. ISBN 9791220050968]
Genere: Silloge poetica
È così difficile recensire le poesie, e anche poco giusto, perché una poesia scaturisce emozioni del tutto soggettive, e sono pur certa che, chi legge non proverà mai l’intensità di emozioni che ha provato in quel momento il poeta che l’ha scritta.
Questa breve silloge, una cinquantina di pagine, è un tenero viaggio dentro l’animo. Con semplicità vengono descritte situazioni, cose, elementi più o meno naturali. Si percepisce il vento che soffia, l’acqua che si increspa o si alliscia, si sentono i passi di Elisabetta mentre cammina su un prato, o in un bosco.
Le poesie andrebbero lette e subito dopo avere il tempo necessario per “digerirle” a occhi chiusi, in pace e senza bisogni impellenti, come l’aver sete, fame o voglia di fare pipì.
La poesia è un piatto sopraffino, una piccola porzione dal gusto intenso e variegato, che va assaporato a lungo, tenuto in bocca per coglierne tutte le sfumature.
Se una poesia, non solo gusta, ma regala anche retrogusti, allora funziona. Elisabetta Bertolotti è stata brava in questo e in tutta la sua semplicità è riuscita a farmi percepire il vento, il sole, la pioggia, i suoni del bosco, il verde di un prato e ammetto che a un certo punto mi sono davvero persa in quella sua nebbia.
Buon libramento a tutti.
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